Home arrow Descrizioni dei Settori arrow Editoria
Editoria PDF Stampa E-mail
 
L’editore librario si occupa di scegliere, (far) stampare, pubblicare testi.
Scegliere nell’universo dei potenziali scrittori coloro che hanno qualcosa di nuovo da comunicare (e sanno come farlo).
Stampare, cioè dare forma al loro scritto, rivedendo il testo, componendolo, impaginandolo e illustrandolo; corredare il testo di note e indici, scegliere la carta, curare la stampa e la legatura; ideare la copertina e, d’accordo con l’autore, scegliere il titolo definitivo del volume (nel caso di testi digitali, scegliere il supporto, ideare l’interfaccia ecc.)
Pubblicare, ossia diffondere l’opera fra il pubblico: mostrarla ai librai, farla conoscere ai giornalisti per ottenere recensioni, inviarne copie saggio ai docenti, pubblicizzarla.

L’editore deve poi assicurare l’equilibrio economico di questo processo: finanzia l’autore con anticipi, investe nei costi di redazione, impaginazione, illustrazione, carta, stampa, legatura, copie saggio, promozione. Dopo che il libro è stato venduto e dopo che le copie invendute sono state rese, l’editore riceve i soldi incassati dai librai (detratto, come è giusto, il compenso del libraio stesso). Con il ricavato paga le royalties e copre le proprie spese generali. Con il resto (se c’è) può finanziare la realizzazione di altri libri e magari distribuire  un dividendo ai propri azionisti.

Nel mondo dell’editoria la maggior parte dei matematici si trova fra gli autori. Scrivono testi scolastici, manuali universitari, articoli di ricerca, oppure testi di divulgazione scientifica. Poi c’è Piergiorgio Odifreddi, che è un fenomeno.

Per curare la redazione di un testo scolastico di matematica penso sia necessario un matematico. Il redattore è la persona che dà forma allo scritto e coordina il lavoro degli autori e di tutti i collaboratori (revisori, grafici, disegnatori).

Il talento editoriale consiste nell’avere l’idea di quali libri pubblicare e quindi trovare gli autori giusti. E’ un talento, non una competenza, e in quanto tale non si impara all’Università, ovviamente neppure a Matematica.

Pubblicare testi significa favorire la circolazione delle idee, avendo la soddisfazione di tenere fra le mani il frutto del proprio lavoro (o almeno di guardarlo su uno schermo).