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Stefania Vergari PDF Stampa E-mail

Stefania VergariMi chiamo Stefania Vergari e di professione sono meteorologa dell'Aeronautica Militare Italiana. Sono nata a Roma nel 1975. Mi sono iscritta al corso di laurea in Matematica presso l'Università "La Sapienza" di Roma assecondando la predisposizione per le scienze matematiche notata sin dalle scuole medie.

Ho conseguito la laurea in Matematica con indirizzo probabilistico nel maggio 2000 ed avendo ancora le idee confuse riguardo la vita lavorativa che avrei dovuto intraprendere, ho deciso di continuare a studiare partecipando al concorso per il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Sistemi presso la medesima università. Vinto il concorso, ne sono seguiti tre anni intensi di studio e ricerca nell'ambito della modellistica, della ricerca operativa e dell'ottimizzazione di sistemi matematici. Tuttavia nel corso del secondo anno di dottorato iniziai a pensare a cosa avrei fatto dopo. Continuare con la ricerca, tentare presso aziende private di informatica o consulenza, oppure scegliere l'insegnamento; tutte alternative possibili per il mio futuro. Nel frattempo tenevo d'occhio anche la Gazzetta Ufficiale per eventuali concorsi pubblici.

Nel maggio del 2002 notai sulla Gazzetta un concorso riservato a laureati in fisica e matematica per entrare, con nomina diretta al grado di Tenente, nell'Aeronautica Militare. I vincitori di tale concorso avrebbero avuto impiego come Ufficiali nel Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Le mansioni svolte da tale categoria di Ufficiali avrebbero riguardato essenzialmente la meteorologia, le previsioni del tempo, la climatologia, la modellistica applicata all'atmosfera. Il concorso era per la terza volta in assoluto aperto anche alle donne, che possono accedere alla carriera militare solo dall'anno 2000.

Fu grande la sorpresa di scoprire quale inusuale opportunità di lavoro mi dava il mio corso di studi; fino al giorno precedente mai avrei potuto immaginarmi in divisa militare a fare le previsioni del tempo. Ero anche consapevole di fare un salto nel buio, non conoscendo la professione, ne la vita militare, sapendo che sarei stata una delle primissime donne a fare quel mestiere. Fortunatamente i termini per la domanda stavano per scadere e non avendo tempo di ragionarci troppo su, compilai il modulo per il concorso e lo spedii il giorno stesso. Seguirono una serie di prove psico-fisiche e test attitudinali; superato questo primo sbarramento, l'esame vero e proprio consistette in un compito scritto di matematica, uno di fisica ed una prova orale su entrambe le materie. Tutto andò per il meglio ed il 15 gennaio 2003 presi servizio presso l'aeroporto militare di Pratica di Mare (RM) con il grado di Tenente. Ovviamente alla nomina seguì un corso di formazione specifico in discipline militari e in scienze dell'atmosfera che ha permesso il mio inserimento in tale nuovo ambito lavorativo.

Sono attualmente impiegata nella sezione di Climatologia e Statistica ed il mio lavoro comprende prevalentemente la gestione del database climatico nonché l'elaborazione dei dati climatici in esso contenuti al fine di studiare l'andamento del clima in Italia. Tale attività prevede lo studio delle distribuzione statistiche e probabilistiche dei dati, la creazione di indici sintetici e la loro elaborazione per previsioni climatiche. Il clima è assimilabile ad un sistema dinamico termo-fluido modellizzabile attraverso sistemi hamiltoniani di equazioni differenziali (tipo LIE-POISSON), mentre la sua componente impredicibile viene studiata utilizzando elementi della teoria del Caos con particolare riferimento all'attrattore di Lorenz. Analisi spettrale delle serie storiche e studio delle correlazioni tra indici climatici diversi (ad esempio l'indice NAO) sono ulteriori metodi per approcciare il problema della previsione del clima nel lungo periodo. La previsione del tempo nel breve periodo invece, anch'essa parte integrante delle mie mansioni, prevede l'interpretazione di carte meteorologiche che risultano essere la soluzione grafica di complessi sistemi di equazioni differenziali non lineari che descrivono l'atmosfera e che risultano risolvibili solo numericamente. La stima dell'errore commesso nella soluzione di tali equazioni permette di valutare l'affidabilità delle previsioni ottenute.

(Scritta nel 2007) 

 Servizio Meteorologico dell'Aeronautica