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Roberto Borselli PDF Stampa E-mail
Mi sono laureato in Matematica nel dicembre del 1976, con una tesi in calcolo numerico che prevedeva l'uso del piccolo calcolatore elettronico dell'Istituto Matematico "Ulisse Dini" di Firenze. La mi scelta era dettata dalla volontà di cercare lavoro nel campo dell'informatica la cui espansione assicurava allora buone prospettive d'impiego.

Dopo l'estate 1978 cominciai a lavorare come analista/programmatore al centro Elaborazione Dati della Banca Toscana, dove sono restato per quasi otto anni. Presi dimestichezza prima con le tecniche di programmazione e in seguito con quelle di analisi di sistemi d'informazione bancari. All'epoca le applicazioni funzionavano su "mainframe" talmente voluminosi da occupare intere stanze, ma che avevano una potenza di calcolo di molto inferiore al PC che oggi possiamo trovare sulle scrivanie di ogni impiegato.
L'esperienza professionale in banca fu senz'altro utile per l'evoluzione della mia carriera.

Roberto Borselli L'occasione per un cambiamento si presentò nel 1984 sotto forma di un bando di concorso pubblicato dalla Commissione delle Comunità Europee per il reclutamento di personale informatico.
Mi trasferii a Bruxelles nel settembre del 1985 e cominciai a lavorare ad un progetto di informatizzazione del Servizio di Traduzione: in circa 7 anni il personale linguistico della Commissione vide mutare radicalmente i propri strumenti di lavoro, passando dalla dettatura e correzione di testi dattiloscritti da pool di dattilografe, all'uso di personal computer collegati in rete. All'interno di questo grande progetto, che coinvolgeva una popolazione di 2500 utenti, ero responsabile dello sviluppo, dell'installazione e della manutenzione delle applicazioni di gestione e supporto del processo di traduzione.
Nel 1992 ho iniziato a lavorare alla Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo, sempre come responsabile dell'equipe di sviluppo del sistema d'informazione. Le attività della Direzione Generale della Cooperazione, divenuta in seguito EuropeAid, si estendono al mondo intero, attraverso una rete di Delegazioni presenti nei paesi destinatari dell'aiuto finanziario europeo.
Il sistema d'informazione, progettato e realizzato dalla mia equipe, permette alle Delegazioni e alla Sede Centrale di Bruxelles di seguire on-line l'evoluzione dei progetti dal punto di vista operativo e finanziario, di ottenere statistiche e rapporti sintetici indispensabili alla buona gestione dei fondi comunitari. Gli utenti dispersi in un centinaio di paesi utilizzano un'interfaccia web per introdurre transazioni finanziarie, aggiornare e consultare i dati relativi ai progetti in corso.
 
Nel 2005, dopo 27 anni passati nel mondo delle applicazioni finanziarie e di gestione, ho deciso di cambiare mestiere e di passare, per così dire, dalla parte dell'utente. Attualmente sono infatti responsabile della sezione "Contratti, Finanze e Audit" della Delegazione della Commissione europea a Niamey in Niger. Il mio compito consiste essenzialmente nella supervisione del sistema di controllo interno della Delegazione e nel fornire l'assicurazione alle autorità di controllo (Corte dei Conti Europea) che l'implementazione dei progetti di cooperazione avviene nel rispetto dei regolamenti comunitari e delle regole che governano gli appalti internazionali. La mia precedente esperienza è stata fondamentale per poter affrontare  questo non piccolo cambiamento: le regole che ora mi trovo ad applicare, sono state oggetto di un'analisi approfondita al momento della costruzione del sistema informativo di cui ora mi trovo ad essere un utente.

In conclusione direi che la mia vita professionale si è allontanata molto dai miei studi originari. Penso tuttavia che se ciò è potuto avvenire è paradossalmente proprio grazie alla matematica. Lo studio di questa materia, infatti, struttura la mente, sviluppa le capacità di analisi e soprattutto di sintesi, abitua ad un'economia di pensiero che può in seguito essere utilizzata con profitto in ogni campo.

panorama
 
(Scritta nel 2007)