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Federica Imperiale PDF Stampa E-mail
Fin da piccola ho avuto una grande passione per la matematica, la logica e le loro applicazioni.
Finito il liceo, decisi di iscrivermi a Matematica a Genova. Mi dicevano che avrei trovato facilmente lavoro, anche se allora non riuscivo ad immaginare quale sarebbe stato.
Escludendo l'indirizzo didattico e quello generale, scelsi l'indirizzo applicativo, perché ritenevo necessario seguire corsi di informatica e mi attraevano sulla carta corsi come Modelli matematici, Teorie e metodi dell'ottimizzazione, accanto a quelli più tradizionali.

Conclusi gli studi con una tesi svolta presso il Dipartimento di Biocomputing di uno dei più autorevoli centri europei di biologia molecolare, l'EMBL ad Heidelberg in Germania.
Partii spinta dalla voglia di confrontarmi con un'esperienza esterna al mondo accademico e attratta dall'occasione di lavorare all'estero in un ambiente di ricerca internazionale. In stretta collaborazione con fisici e biologi lavorai su un metodo matematico-informatico per la soluzione di un problema biologico.
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Si trattava di analizzare ed implementare un modello matematico che, rappresentando le proteine come punti in uno spazio a venti dimensioni e partendo dalla conoscenza della loro struttura aminoacidica, offrisse una previsione della loro struttura tridimensionale.   
Per qualche tempo mi occupai di divulgazione scientifica come animatore scientifico ed organizzatore di workshop. In particolare, partendo dalle conoscenze di fisica, coinvolgevo i bambini in giochi ed esperimenti, con l'intento di avvicinarli alle scienze e sensibilizzarli a guardare il mondo da prospettive diverse. A sei mesi dalla laurea, grazie all'esperienza lavorativa maturata all'estero, vinsi una borsa di studio presso il Centro Servizi Informatici e Telematici dell'Ateneo genovese, per lavorare nel Settore Applicazioni Biblioteconomiche, di cui sono la responsabile da cinque anni.
Il mio lavoro consiste nel coordinare le risorse umane ed informatiche del Settore e del Sistema Bibliotecario di Ateneo nella gestione di sistemi, atti ad automatizzare le attività svolte in biblioteca, come ad esempio l'acquisizione o la catalogazione di un periodico, la prenotazione o la restituzione di un libro. Da qualche anno i dati dell'Ateneo e del Comune di Genova confluiscono nello stesso Catalogo elettronico, offrendo un'unica interfaccia di ricerca a studenti e cittadini. Tutto ciò viene gestito informaticamente dal mio gruppo.
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Il mondo delle biblioteche è stato oggetto di profondi cambiamenti in questi ultimi anni, sostenuto e sollecitato dai nuovi strumenti che l'evoluzione tecnologica offre. L'information technology oggi supporta servizi come la prenotazione di libri via SMS e l'accesso da casa a risorse difficilmente reperibili e fruibili anche in biblioteca. Ad esempio, la Facoltà di Architettura di Genova mette a disposizione, sul Web del Catalogo, delle carte molto grandi, composte da più tavole, che per le loro dimensioni e per la loro delicatezza non potrebbero essere mostrate a tutti. Questo contesto comporta lo studio dell'erogazione di nuovi servizi, la scelta e la personalizzazione di nuovi strumenti, la formazione del personale bibliotecario e degli utenti.

La mia posizione mi offre inoltre l'occasione di viaggiare, anche all'estero, per seguire seminari tecnici e di confrontarmi con la grande comunità che supporta le biblioteche di tutto il mondo, partecipando a gruppi di lavoro e focus group internazionali.
Nel mio lavoro quotidiano sono indispensabili le capacità maturate durante gli studi universitari, oltre che le conoscenze informatiche acquisite.
La capacità di sintetizzare, sfrondando da dettagli inutili e cogliendo l'essenziale, la capacità di astrarre e di dedurre sono di fondamentale importanza, soprattutto nella conduzione di focus group.
A ciò aggiungo la mia caparbietà di portare a termine le attività anche più complesse, non mollando alla prima difficoltà, come ai tempi dell'Università.



(Scritta nel 2007)