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Isabella Susa PDF Stampa E-mail
 
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Isabella Susa
La scelta del corso di laurea cui iscrivermi é stata difficile: ero indecisa tra letteratura, medicina e matematica! Dopo giorni trascorsi a tentare di “mettere sulla bilancia” punti forti e rischi di ciascuna scelta mi sono decisa per la matematica. Fondamentalmente per passione, perché l’analisi matematica dell’ultimo anno di liceo scientifico mi era piaciuta molto e perché mi divertivo a risolvere problemi e apprezzavo l’eleganza del ragionamento matematico. Al momento di scegliere la tesi e pensare al futuro, due certezze: il desiderio di applicare la matematica all’ambito biologico-medico e di fare un’esperienza all’estero. Ho effettuato la tesi in collaborazione con un ospedale e un’azienda biomedica realizzando modelli matematici per ottimizzare il bilancio del sodio durante la dialisi. Poi la scelta di fare il dottorato all’Université Joseph Fourier di Grenoble su modelli matematici di neuroni e delle cellule beta del pancreas, importanti nel controllo del diabete. Si tratta di descrivere le diverse correnti ioniche che attraversano la membrana cellulare mediante equazioni differenziali. Ho svolto gran parte del dottorato presso il Service de Chimie Physique dell’Université Libre de Bruxelles (ULB). La capitale dell’Europa si è rivelata particolarmente accogliente: ho vissuto là  per ben 11 anni conoscendo tanti amici, ricevendo stimoli professionali e culturali estremamente vari. Dopo due postdoc e la nascita dei bambini ho colto l’occasione di lavorare presso il gruppo di diffusione della cultura scientifica dell’ULB, Inforsciences, occupandomi del coordinamento a Bruxelles di un grande festival della Scienza, il Printemps des Sciences.
Il desiderio di rientrare in Italia ha avuto la fortuna di manifestarsi in un momento favorevole: il Preside della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Torino, un fisico sensibile alla diffusione della cultura scientifica, lavorava a questi temi con l’aiuto di un dottorando ed ha accolto favorevolmente la mia proposta di collaborazione. Insieme, dopo lunghe discussioni e organizzando nel 2006 il convegno di riflessione L’Università: ponte tra scienza e società, abbiamo plasmato il centro per la diffusione e la comunicazione della cultura scientifica Agorà Scienza, di cui sono coordinatore scientifico. Le attività di cui mi occupo vanno dalla progettazione di formazioni per dottorandi e ricercatori, all’organizzazione di eventi pubblici (come la Notte europea del ricercatore a Torino), a progetti di ricerca sulle tematiche della relazione scienza società e della comunicazione della scienza.
In seguito all’interesse suscitato, Agorà Scienza si sta trasformando in centro interuniversitario con l’adesione del Politecnico e dell’Università del Piemonte Orientale e ha lavorato alla candidatura di Torino per ospitare Euroscience Open Forum (ESOF), un grande forum europeo dedicato alla scienza e all’innovazione al quale partecipano ricercatori, giornalisti, policy makers, insegnanti e cittadini. Torino è stata selezionata (tra altre candidate come Parigi e Copenaghen) e sarà di conseguenza la Città Europea della Scienza nel 2010. Preparare ESOF2010 significherà per me ritrovare il piacere di lavorare nell’ambiente internazionale e stimolante al quale Bruxelles mi aveva abituata e che mi mancava moltissimo.

Il bilancio, a 15 anni dalla laurea: la matematica mi ha permesso di divertirmi, incontrare scienziati di alto profilo, viaggiare, fare studi e lavori differenti, ma tutti interessanti. Grazie matematica.